L’Accademia Panziniana ringrazia tutti coloro che, durante l’estate, hanno partecipato alle serate organizzate davanti alla sede, Casa Finotti nel Parco Panzini. Le serate hanno visto come protagonisti Dante Alighieri, nelle celebrazioni per i settecento anni dalla morte, e Alfredo Panzini con il suo studio dantesco. L’attore Dany Greggio ha magistralmente interpretato i versi del Sommo Poeta legati ai modi di dire tutt’ora in uso, spiegati dal prof. Fulvio Gridelli e accompagnati dall’arpa celtica di Anna Reni. Giulia Mauro ha esposto il punto di vista panziniano, edito nel 1921 in occasione dei seicento anni dalla morte.
Iniziative
Serate Dantesche
Martedì 22 giugno 2021 l’Accademia Panziniana ha inaugurato la stagione degli incontri estivi, all’insegna di Dante Alighieri visto con gli occhi di Alfredo Panzini.
Nella suggestiva cornice del Parco Panzini, davanti alla sede Casa Finotti, l’attore Dany Greggio ha interpretato alcune terzine dantesche di estrema attualità, sapientemente commentate dal prof. Fulvio Gridelli, accompagnate dall’arpa di Anna Reni. Giulia Mauro ha letto per i presenti il punto di vista di Alfredo Panzini sul Sommo Poeta, tratto da uno studio pubblicato nel 1921, in occasione delle celebrazioni per i seicento anni dalla morte.
Il prossimo appuntamento sarà MARTEDI’ 13 LUGLIO.
Panzini fotografo
Martedì 8 settembre 2020 a conclusione delle proprie iniziative estive, l’Accademia Panziniana ha proposto la visione di due cortometraggi alternati a letture di opere panziniane.
Il cortometraggio Il respiro del mare, gentilmente concesso dalle famiglie Valentini e Lugaresi, mostra l’evoluzione della spiaggia di Bellaria da punto di ritrovo, di studio e di scambi culturali – all’inizio del XX secolo vi passeggiavano Panzini, Serra, Moretti e molti altri intellettuali – a luogo di svago su cui si è sviluppata l’industria del turismo balneare.
Il secondo cortometraggio è stato realizzato e introdotto da Claudio Torroni e mostra un inedito Panzini in veste di fotografo. Il corto è il risultato di un lungo lavoro realizzato da Torroni che, dopo aver ritrovato delle lastre fotografiche in vetro (9X12 cm), ha proceduto alla loro pulitura, scansionatura e restauro digitale delle immagini. Sono emerse così delle porzioni della quotidianità del nostro letterato, che dopo aver dato dignità artistica a ciò che lo circondava attraverso le pagine delle sue opere, compie la stessa elevazione attraverso la fotografia.
Serata in onore di Sergio Zavoli
Martedì 25 agosto 2020 l’Accademia Panziniana ha reso omaggio ad un suo illustre Socio Onorario recentemente scomparso: Sergio Zavoli.
Durante la serata è stato trasmesso un documentario sulla Casa Rossa realizzato negli anni ’60 da un giovane Sergio Zavoli, che intervistò i figli e altre persone che conobbero l’illustre proprietario e che ci permette di capire quanto tenesse al nostro territorio e quanto avesse in considerazione il nostro letterato, Alfredo Panzini.
La visione del documentario è stata integrata con delle letture di opere panziniane.
Ever yours. Florence Nightingale e le altre.
La sera del 18 agosto 2020 l’Accademia Panziniana ha proposto la presentazione del libro della prof. Mariangela Lando, socia onoraria e dottore di ricerca in scienze linguistiche, filosofiche e letterarie.
La professoressa Lando scrive: “occorre combattere, tenacemente, con orgoglio, senza arrendersi per superare le difficoltà di essere una donna che aspira semplicemente a seguire e a realizzare i propri desideri di vita.
E oggi più che mai l’esistenza di Florence Nightingale, raccontata in queste lettere private, rimane un esempio concreto di lotta, di passione e di caparbietà nel raggiungimento dei propri ideali di vita.”
La presentazione è stata moderata da Fulvio Gridelli nella tranquilla cornice del Parco di Casa Panzini.
Chi fosse interessato all’acquisto del volume della professoressa Lando può contattare il nostro Presidente.
Giovanni Pascoli. Antologia cosmica e del mistero impenetrabile.
Nella suggestiva cornice del Parco di Casa Panzini, la sera dell’11 agosto 2020, il nostro socio, prof. Fulvio Gridelli ha presentato il suo ultimo libro, un’indagine su uno spaccato poco noto della poetica pascoliana: la poesia cosmica.
La presentazione, sapientemente moderata da Gabriele Dini, porta all’attenzione dei lettori una nuova chiave di lettura del poeta sammaurese, il letterato di inizio ‘900 che si affianca allo scienziato per capire e spiegare insieme le leggi della fisica attraverso la poesia.
I poeti antichi, Dante, Leopardi e Pascoli s’intrecciano nelle parole di Fulvio Gridelli, instillando nei presenti la curiosità di approfondimento.
Chi fosse interessato all’acquisto del volume del prof. Gridelli può contattare il nostro Presidente.
Racconti in quarantena 2020
Quest’anno, a causa degli eventi eccezionali che ci hanno colpito, l’Accademia Panziniana ha deciso di non indire l’abituale concorso di scrittura, ma di dare voce e spazio ai propri Soci. Lo ha fatto invitandoli a scrivere le loro riflessioni personali, anche in forma di racconto e poesia, sul particolare momento vissuto in questo 2020.
Successivamente anche i bambini delle scuole di Bellaria Igea Marina sono stati invitati ad esprimersi in forma grafica.
Tutti i lavori sono stati raccolti in una pubblicazione a cura dell’Accademia Panziniana e realizzata grazie al contributo del Comune di Bellaria Igea Marina e RomagnaBanca.
Il libro sarà presentato in occasione dell’annuale Assemblea dei Soci, che quest’anno si terrà eccezionalmente il 18 Ottobre 2020 (seconda convocazione ore 10), presso la sala a piano terra del Palazzo del Turismo. Nuove candidature per il Consiglio Direttivo devono pervenire al Presidente entro 11 Ottobre 2020.
La Romagna nel cinema di Federico Fellini
Il 15 febbraio 2020 presso la sala a piano terra del Palazzo del Turismo di Bellaria Igea Marina, l’Accademia Panziniana ha ospitato il prof. Gianfranco Miro Gori, profondo conoscitore delle opere di Federico Fellini, che, a cento anni dalla sua nascita, ha illustrato alcuni aspetti del particolare mondo felliniano, sempre in bilico tra sogno e realtà.
La scuola di Giotto nel territorio riminese
Il 18 gennaio 2020 si è tenuto presso le sale del Palazzo del Turismo di Bellaria Igea Marina, l’incontro culturale organizzato dall’Accademia, dal titolo “ La scuola di Giotto nel territorio riminese”: ospite relatore, il prof. Alessandro Giovanardi.
Attraverso una selezione di immagini proiettate, sono state illustrate le influenze che Giotto, nel suo breve soggiorno del.1303, ha impresso sulla Scuola pittorica Riminese. Tra i maggiori esponenti di questa corrente artistica ricordiamoGiovanni e Pietro da Rimini, Neri da Rimini e Giuliano da Rimini. Tale Scuola del ‘300 riminese ebbe vita breve: non proseguì oltre il 1350, ma i suoi artisti riuscirono ugualmente ad assorbire la lezione del Maestro e rielaborarla, facendo emergere dalle loro opere le influenze della cultura balcanica e costantinopoliana.
L’incontro, ricco di immagini e riferimenti, ha condotto gli ospiti all’interno di un viaggio nel mondo dell’arte riscoprendo le antichità ed opere del nostro territorio, legate al passaggio di Giotto a Rimini.
La pellagra in Romagna
L’incontro culturale tenutosi sabato 23 novembre 2019 dal dottor Giancarlo Cerasoli, ha trattato un interessante spaccato storico tipicamente romagnolo, riguardante la tragica epidemia di pellagra che interessò la Romagna tra fine ‘800 e inizio ‘900.
La pellagra è stata una patologia molto grave, diffusa in Romagna sul finire del XIX secolo e debellata nei primi decenni del ‘900.
La malattia insorgeva a causa dell’estrema povertà della gente e della loro errata e carente alimentazione. I braccianti, infatti, erano costretti ad alimentarsi esclusivamente con la polenta: cibo privo di vitamina B3 e povero di Triptofano. Le conseguenze dell’epidemia furono drammatiche: i pellagrosi infatti, finivano la loro esistenza internati nei manicomi.
Durante l’incontro con il dottor Giancarlo Cerasoli sono state proiettate numerose immagini raffiguranti gli effetti della malattia e la difficile situazione socio-economica e sanitaria in cui viveva la povera gente di Romagna.