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Visto da Angelo Maria Ricci

Alfredo Panzini secondo il disegnatore di Diabolik

E’ un Alfredo Panzini inedito quello che esce dal tratto di Angelo Maria Ricci (nella foto), dagli anni Settanta una firma indiscussa nel panorama del fumetto.
Lo ha disegnato espressamente per questo sito internet dedicato allo scrittore della “casa rossa” di Bellaria e quindi ne siamo particolarmente orgogliosi.

Nato a Rieti nel 1946, ma da anni residente in quella bellissima cittadina marchigiana che si chiama Grottammare, Angelo Maria Ricci può essere considerato figlio d’arte perché il padre Lamberto è stato un ottimo ritrattista e caricaturista.
La passione per il fumetto nasce molto presto in Angelo Maria Ricci, che si è diplomato all’Istituto d’Arte di Terni e che per seguire la sua grande passione nel 1969 si è trasferito a Milano, dove ha iniziato l’attività di illustratore nel 1971.
L’esordio avviene con la casa editrice Edifumetto per la quale disegna varie serie, dai 15 episodi di Frankenstein all’ultima miniserie di fumetti rock, Sphero.
Il passo successivo lo porta al Corrier Boy per il quale disegna 25 episodi di Red Skate.
Nel 1980 i lavori di Angelo Maria Ricci vengono notati da Sergio Bonelli che gli propone di entrare a far parte della mitica casa editrice.
Dopo una storia d’esordio di Mister No entra stabilmente nello staff di collaboratori di Martin Mystère.
Nella brillante carriera di Angelo Maria Ricci figurano poi alcuni episodi di Tiramolla per la Vallardi e di Bunny Band per la Rizzoli, che gli ha permesso di mettere a frutto anche la sua grande passione per il disegno umoristico.
Fra le altre collaborazioni spiccano quelle per il Corrierino della Rizzoli con una serie di episodi del Giovane Indiana Jones, mentre per la Fabbri illustra Storie della Bibbia e non manca neppure una collaborazione come creativo per la Fininvest.
Nel luglio del 2001 ha debuttato con Diabolik (disegnando l’albo dal titolo “L’ultimo rubino”), e per questo famoso e popolare fumetto che porta il marchio della Astorina continua a disegnare le avvincenti avventure dei due personaggi dalla identità variabile e dal colpo facile.
Nel 1997 ha anche realizzato a fumetti la canzone “Shamandura” di Eugenio Finardi, inserita nell’ambito della produzione del Festival acquavivano “Canzoni a fumetti”.
E’ impegnato nel settore scolastico come illustratore per la Eli, casa editrice di Recanati. E chissà che con Panzini non abbia inaugurato un nuovo filone, quello degli scrittori a fumetti.
Di certo l’esordio con la trasposizione fumettistica di Alfredo Panzini, mai tentata prima d’ora, rappresenta un esperimento perfettamente riuscito: il risultato è un pezzo unico, bello e intelligentemente evocativo (sintetizzato nel ritratto serioso del professore, nei ‘segni’ che esprimono l’idea del viaggio, reso ancora più plastico dal manubrio della bicicletta in primo piano, e nel libro aperto, compendio di una vita da scrittore) che conserveremo gelosamente.

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