Bibliografia / La critica / Gli accademici

Emilio Cecchi

Emilio Cecchi (1884-1966), uno dei critici più raffinati del secolo scorso, è il più assiduo recensore di Panzini. Con i suoi quattordici interventi, Cecchi, in un arco di tempo di quasi quarant’anni, accompagna Panzini dall’anonimato alla fama fino alla morte.

Giuseppe Giulio Borgese

Constatando la quantità e l’importanza degli interventi riguardo Le fiabe delle virtù, si deve osservare, cosa sbalorditiva per il lettore, anche se colto, moderno, che l’opera costituì non soltanto lo spartiacque della fortuna critica panziniana, ma rappresentò un vero e proprio “caso letterario”.

Carlo Bo

Carlo Bo (1901-2001), nell’Eredità di Leopardi, si preoccupa di rievocare diffusamente l’adolescenza di Panzini, e in particolare gli anni trascorsi al collegio “Marco Foscarini”, responsabili di avergli lasciato nell’anima quel “sedimento d’amarezza e di risentimento” che lo accompagnerà, nonostante i successi personali, per tutta la vita.

Enzo Biagi

L’ultima personalità di rilevanza nazionale a rievocare la figura di Alfredo Panzini è stata Enzo Biagi (1920 - 2007), che lo ha inserito nel suo Dizionario del Novecento, un repertorio che raccoglie “gli uomini, le donne, i fatti, le parole che hanno segnato la nostra vita e quella del mondo”.

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