Renato Serra

“Il nome ch’io ho scritto in capo a queste pagine non è certo di un ignoto; e pochi saranno, io credo, che non si ricordino d’averlo incontrato qualche volta con piacere nelle pagine di un periodico. Ma neanche si può dire che sia d’uno scrittore famoso; di quelli che hanno una fisionomia propria, ben rilevata e stampata nella mente di tutti. Egli vive in una sorta di penombra, dalla quale pare che non si sia mai curato di uscire. Né io pretenderò di recarlo in piena luce, su queste pagine destinate anch’esse a un’ombra discreta”. Che stile Renato Serra! Che raffinata capacità di pennellare sfumature! Cominciava così il suo ritratto di Panzini, che «La Romagna», mensile di storia e di lettere diretto da Gaetano Gasperoni, metteva in pagina nel numero di maggio-giugno 1910. Scattava una fotografia, decisamente difficile da eguagliare, di Alfredo Panzini appena sbocciato alla notorietà, ma a questo scritto si è richiamata, e continua a richiamarsi, tutta la critica letteraria.

Alfredo Panzini

claudioRenato Serra